Esame Bioimpedenziometrico a Brescia
La BIA (Bioelectrical Impedance Analysis) è una metodologia non invasiva volta all’analisi della composizione corporea che permette di misurare:
Questa tecnica sfrutta la diversa resistenza dei tessuti al passaggio di un debole impulso elettrico per fornire una stima quantitativa della diversa composizione dei tessuti del soggetto in esame.
Per avere risultati attendibili la BIA deve essere professionale e disporre di punti di contatto (elettrodi) con la pelle, le tipiche bilance impedenziometriche acquistabili su amazon non sono affidabili.
Il prodotto più affidabile sul mercato in questo momento è rappresentato da Akern il quale presenta il tasso di errore minore rispetto agli altri competitor.
Durante la prima visita nutrizionale presso il mio studio in Brescia utilizzo la tecnica bioimpedenziometrica di tipo BIVA (Bioelectrical Impedance Vector Analysis) in congiunzione con l’adipometria per determinare in modo scientifico e ripetibile la composizione corporea del paziente.
Le classiche misurazioni antropometriche (peso, altezza e circonferenze corporee) e il BMI (Indice di Massa Corporea) non sono in grado di scindere il peso corporeo del paziente nelle sue diverse componenti (massa magra, massa grassa e liquidi).
Al fine di stilare un piano nutrizionale equilibrato e strettamente personalizzato, in particolar modo se si tratta di soggetti sportivi, è fondamentale conoscere l’esatta composizione del corpo del paziente.
La BIA è il perfetto strumento per soddisfare tale necessità permettendo la valutazione delle diverse parti dei tessuti secondo il modello tricompartimentale.
La bioimpedenziometria basa il suo funzionamento sulla diversa resistenza dei tessuti corporei al passaggio di corrente.
La massa magra (tessuto muscolare) conduce bene l’elettricità, a differenza della massa grassa (tessuto adiposo). La prima è ricca di acqua e di elettroliti, di conseguenza oppone meno resistenza al passaggio dell’impulso elettrico.
La BIA si basa su un modello tricompartimentale del corpo umano il quale viene suddiviso in 3 componenti:
La bioimpedenziometria è un esame rapido, indolore e non invasivo.
L’operatore posizione due elettrodi sul piede destro e due elettrodi sulla mano destra del paziente il quale si trova in posizione supina.
I due elettrodi devono rispettare una distanza di circa 5cm l’uno dall’altro, a questi viene collegato uno strumento in grado di generare una corrente elettrica a bassa intensità.
Questa corrente attraversa rapidamente i tessuti del corpo ricchi di acqua ed elettroliti mentre trova maggior resistenza nel tessuto adiposo.
Al termine del processo di misurazione lo strumento fornisce tre parametri:
La semplice tecnica BIA utilizzata in molti apparati di fascia bassa è meno stabile rispetto al “rumore” introdotto nella misurazione dalle condizioni di idratazione del paziente. Per questo motivo gli apparati più moderni come quello da me utilizzato sono detti BIVA, la tecnica di misurazione si fonda sugli stessi principi ma l’analisi dati avviene con tecniche vettoriali che permettono di rappresentare il dato su un grafico bidimensionale ottenendo una misura più accurata della composizione corporea.
La bioimpedenziometria, grazie alla sua capacità di stimare lo stato di idratazione e la composizione corporea del paziente, viene utilizzata in diversi ambiti
La BIA può essere utilizzata al fine di monitorare i corretti parametri legati alla percentuale di massa magra e massa grassa, nonché allo stato di idratazione del paziente (tbw).
Per i professionisti della nutrizione la BIA è uno strumento utile per stimare la composizione corporea del paziente in esame al fine di impostare, sulla base dei risultati, un piano nutrizionale personalizzato in funzione degli obiettivi da raggiungere.
In ambito sportivo, la BIA viene utilizzata per analizzare la composizione corporea dell’atleta e per indagare la possibile presenza di infiammazione legata ad un sovra-allenamento, evidenziata da un’eccessiva presenza di liquidi nel comparto extra-cellulare.
I dati ottenuti attraverso l’analisi bioimpedenziometrica sono molto utili al nutrizionista nell’ambito dei percorsi nutrizionali, sia per soggetti sportivi che non.
Questi dati permettono al professionista della nutrizione di:
Come ogni strumento la BIA ha delle limitazioni:
La bioimpedenziometria si distingue dalle altre tecniche di misurazione della composizione corporea per alcuni aspetti.
La Plicometria si esegue attraverso l’utilizzo del plicometro, uno strumento in grado di misurare lo spessore delle pieghe cutanee fornendo così una stima del grasso sottocutaneo. La BIA, invece, analizza anche la componente muscolare e idrica del paziente.
L’adipometro è uno strumento in grado di stimare la diversa composizione corporea, a differenza della BIA offre una misurazione sia quantitativa che qualitativa della massa grassa e della massa magra del paziente in esame. Non è in grado, però, di analizzare la parte idrica dell’organismo. L’adipometro è quindi ideale da utilizzare in congiunzione con la misura dell’impedenziometria corporea, la BIA permette di determinare la struttura globale del corpo mentre l’adipometro è specifico per la misura locale dei tessuti.
L’esame BIA non ha controindicazioni dato che la corrente che viene fatta passare nel corpo è estremamente piccola 250 μA (micro ampere) e quindi impercettibile. Il passaggio di questa piccola corrente è necessario per la misura della bioimpedenza.
Un esame bioimpedenziometrico può essere eseguito presso lo studio attrezzato di un nutrizionista o presso una farmacia che possieda lo strumento a patto di accertarsi che lo strumento sia di qualità, conviene evitare le bilance impedenziometriche integrate con pochi punti di contatto dato che risultano poco affidabili. Presso il mio studio di Brescia dispongo di un’apparecchiatura professionale che fornisce risultati stabili e accurati.
Il costo di un esame di bioimpedenziometria può variare molto in base alla qualità e all’accuratezza dello strumento utilizzato. Se eseguita presso una farmacia il costo può variare da 30 fino a 70 euro. Presso il mio ambulatorio eseguo l’esame bioimpedenziometrico incluso nella prima visita.
Una macchina professionale è molto affidabile e presenta un’accuratezza nella lettura dell’impedenza nell’ordine del 1%, ma la precisione rispetto a dati reali del paziente si aggira intorno al 5%. Quello che determina l’accuratezza della misurazione di massa grassa e massa magra non è solo lo strumento di misura, ma anche gli elettrodi, i punti di contatto sul corpo e il software di analisi dati utilizzato e l’esperienza dell’operatore.
Rispetto alla bilancia impedenziometrica una BIA con elettrodi risulta più precisa a parità di qualità della strumentazione, infatti il miglior contetto degli elettrodi con la pelle, garantito tramite l’applicazione di un gel conduttore, riduce gli errori di misura legati alla diversa conducibilità della pelle.
La differenza tra BIA e BIVA è la stabilità nei risultati, la BIVA è più accurata dato che compie un’analisi dati più elaborata sui valori di impedenza misurati.
Prima di una visita nutrizionistica nella quale si effettua analisi tramite BIA si deve evitare di assumere alcolici, questi infatti andrebbero ad alterare i risultati inerenti all’acqua intracellulare ed extracellulare.
un paziente deve inoltre evitare di fare attività fisica intensa nelle ore precedente la visita, un’eccessiva sudorazione potrebbe infatti portare ad una disidratazione e inficiare di conseguenza la misurazione dell’acqua corporea totale (tbw).
L’attività fisica intensa, inoltre, potrebbe alterare la distribuzione dei fluidi all’interno del corpo provocando un errore nell’analisi dell’acqua extracellulare ed intracellulare.
Nelle ore precedenti l’esame biompedenziometrico il paziente non è necessario che segua una particolare dieta o che stia a digiuno, deve però evitare bevande ricche alcoliche o ricche di caffeina.
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